La presbiopia è una condizione fisiologica che compare con l’età e rende sempre più difficile mettere a fuoco da vicino. Oggi esiste una soluzione chirurgica all’avanguardia: la Presbyond, una procedura laser basata sulla tecnologia Femto-LASIK. Si tratta di una tecnica rapida, precisa e altamente sicura, con elevati tassi di successo e soddisfazione, comprovati da numerosi studi clinici. Conoscere nel dettaglio come funziona e cosa aspettarsi aiuta ad affrontarla con maggiore serenità.
Che preparazione ci vuole prima dell’intervento per la presbiopia?
Prima di procedere con il trattamento è fondamentale eseguire una valutazione preoperatoria completa. Si analizza la refrazione dell’occhio e si acquisiscono esami specifici come la topografia e la tomografia corneale, lo spessore della cornea e la qualità del film lacrimale.
Inoltre, si valuta attentamente la dominanza oculare, poiché la chirurgia prevede una diversa messa a fuoco tra i due occhi. Tutte queste informazioni permettono di definire un piano personalizzato per ciascun paziente, massimizzando il risultato visivo e riducendo al minimo eventuali disagi post-operatori.
Come si svolge l’intervento laser per la presbiopia
Il trattamento Presbyond si effettua in regime ambulatoriale e non richiede ricovero. L’intervento è indolore grazie all’applicazione di gocce anestetiche. Il paziente si sdraia su un lettino e viene invitato a fissare una luce verde all’interno del laser.
Due laser lavorano in sequenza: il laser a femtosecondi crea un lembo sottilissimo nella cornea, mentre il laser ad eccimeri modella la superficie per correggere il difetto visivo. La durata complessiva è di pochi minuti. Oltre alla presbiopia, la tecnica Presbyond permette di correggere anche miopia, ipermetropia e astigmatismo, qualora presenti.
Il paziente torna a casa senza bendaggi, ma è consigliabile farsi accompagnare perché nelle prime ore sono frequenti sensazioni di bruciore o fastidio. Un riposo di qualche ora con gli occhi chiusi favorisce la rigenerazione dell’epitelio corneale. Già dalla sera, nella maggior parte dei casi, è possibile tenere gli occhi aperti con una visione accettabile e la maggior parte dei pazienti, già il giorno seguente, riscontra una visione sorprendentemente nitida.
Quanto tempo occorre per vedere bene dopo un trattamento Presbyond?
Dopo un intervento per la presbiopia, il recupero visivo è progressivo e si sviluppa in tre fasi:
Fase iniziale (primi giorni): nei 3–5 giorni successivi si risolvono l’appannamento iniziale e la sensazione di corpo estraneo. Il comfort visivo migliora sensibilmente e si percepisce una capacità di messa a fuoco più profonda rispetto alla visione preoperatoria.
Fase di affinamento della messa a fuoco (prime settimane): durante questa fase, gli occhi si adattano al nuovo schema visivo. I miopi possono impiegare più tempo per recuperare la visione da vicino, mentre gli ipermetropi potrebbero percepire inizialmente qualche difficoltà nella visione da lontano. Nel giro di alcune settimane, la messa a fuoco si stabilizza.
Fase di adattamento cerebrale (mesi): la visione è anche un processo neurologico, per cui il cervello deve abituarsi a gestire un occhio ottimizzato per la visione da lontano e uno per il vicino. Questo adattamento può richiedere da poche settimane fino a 4–6 mesi, con variazioni individuali.
Convalescenza dopo la Presbyond: cosa aspettarsi nella fase post-operatoria
Il recupero post-operatorio è generalmente agevole. Nelle prime ore si consiglia riposo e uso regolare dei colliri prescritti. Il giorno successivo, la vista è già sufficientemente buona per svolgere molte attività quotidiane, inclusa la guida. È ovvio che noteremo sempre una piccola differenza tra i due occhi e ci vorrà qualche tempo perché il cervello si abitui a questa nuova visione.
Le visite di controllo nei giorni e nelle settimane successive servono a verificare l’andamento della guarigione e assicurarsi che la qualità visiva evolva secondo le aspettative.
Soffri di presbiopia? Parlane con i nostri medici, lascia i tuoi dati qui e ti contatteremo al più presto per fissare una visita nelle cliniche del Gruppo Refrattivo Italiano.